L’AFRICA SUI MEDIA OCCIDENTALI:LUOGHI COMUNI, APPROSSIMAZIONI E DIMENTICANZE.

Nel Panel Discussion su ‘l’Africa sui media occidentali: luoghi comuni, approssimazioni, dimenticanze’ si è parlato molto di come noi occidentali percepiamo l’Africa, le notizie che arrivano da questo magnifico continente e soprattutto dell’interpretazione che diamo alle informazioni ricevute.

Antonella Sinopolico fondatore Voci GlobaliDSCN7139

ha introdotto il suo pensiero mostrando al pubblico una diapositiva dove vediamo ritratte delle donne africane durante una gara ciclistica, ha chiesto alla platea quanti di noi avessero visto questa foto e, nessuno ha alzato la mano; mentre in una seconda diapositiva ha mostrato un bambino con un mitra, quanti di voi hanno visto questa foto? Tutto il pubblico aveva già visto questa foto; tutto ciò per dimostrare che, le informazioni che noi occidentali vediamo dell’africa sono totalmente sbagliate e offuscate dai media stessi.

Tolu Ogunlesi- The African Report, DSCN7143 ha espresso il suo parere in merito il ruolo del giornalista che deve essere esempio di cambiamento, un cambiamento soprattutto sociale e ha inoltre ammesso la difficoltà di far giornalismo nel continente africano.

‘Come mai noi giornalisti italiani vediamo il bicchiere mezzo vuoto sull’africa?’

A questo quesito risponde Antella Palmieri, giornalista freelance dal Kenya DSCN7144

“Io credo che l’africa negli ultimi dieci-quindici anni abbia subito dei cambiamenti radicali pazzeschi, il continente ha cambiato volto; chi va oggi in Africa ed è andato dieci anni fa, non riconoscerebbe il continente; questo deriva dalla difficoltà da parte dei media nel parlare dell’africa, non si parla dei cambiamenti, all’interno della società africana e questo non avviene perché il pubblico occidentale è abituato ad uno stereotipo. È un’informazione a senso unico, non si spiegano gli aspetti positivi che gli stessi abitanti dell’africa sono riusciti a costruire in questi anni, c’è una sorta di comportamento neocolonialista.

Tuttavia non se ne parla quasi mai ma in Africa i mezzi come facebook o twitter sono molto utilizzati e questo è un chiaro esempio di come la situazione si stia evolvendo sotto molti punti di vista.

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Scrivere dell’Africa e dall’Africa è molto importante, per noi occidentali e per chiunque in qualsiasi parte del mondo, bisogna avere coraggio, questo è vero ma non bisogna mai dimenticare e generalizzare troppo la situazione dato che il continente africano è costituito da 54 regioni, fare di tutta l’erba un fascio, non è mai così producente.